Automobilismo, oggi aprono le iscrizioni per la sedicesima edizione del Ferrari Tribute 1000 Miglia
Dopo il via da Desenzano, le auto si dirigeranno a Sirmione, Verona, Bovolone e Ferrara, per chiudere la prima tappa a San Lazzaro di Savena (Bologna)
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Da oggi è possibile iscriversi alla sedicesima edizione del Ferrari Tribute 1000 Miglia, la gara di regolarità riservata ai modelli del marchio Ferrari che dal 2010 affianca la Freccia Rossa. Il tracciato di gara ricalcherà come sempre quello delle auto storiche partecipanti alla 1000 Miglia, che quest’anno proporrà un percorso “a otto” ispirato alle prime 12 edizioni della gara di velocità disputata tra il 1927 e il 1957. Dopo il via da Desenzano, le auto si dirigeranno a Sirmione, Verona, Bovolone e Ferrara, per chiudere la prima tappa a San Lazzaro di Savena (Bologna).
Il secondo giorno, gli equipaggi affronteranno gli storici Passi della Raticosa e della Futa e, a seguito del passaggio da Prato e Siena, le vetture si dirigeranno verso Roma. La terza tappa incontrerà Orvieto, Foiano della Chiana, Arezzo, San Sepolcro e San Marino, per concludersi a Forlì. Venerdì 20 Giugno, la gara attraverserà l’Italia da Est a Ovest, fino alla sponda tirrenica: incrociando il percorso intrapreso durante la discesa all’altezza di Empoli, gli equipaggi raggiungeranno la costa occidentale all’interno dell’Accademia Navale della Marina Militare di Livorno; poi, proseguiranno fino a Salsomaggiore, che ospiterà l’ultimo traguardo di tappa. Con la quinta e ultima mattinata di gara, dopo 1900 chilometri percorsi, le vetture del Cavallino Rampante raggiungeranno per prime la pedana di Viale Venezia, dove verranno accolte dal bagno di folla dell’arrivo finale che ogni anno è sempre più sentito e partecipato.
Il termine per completare la domanda di iscrizione è fissato alle ore 16:00 (ora italiana) di mercoledì 12 Febbraio 2025. Entro il 4 Marzo verrà inviata la conferma di avvenuta accettazione. Potranno essere iscritte fino a 120 Ferrari fra le quali un massimo di 35 storiche costruite dal 1958, mentre le restanti moderne rappresenteranno i modelli più prestigiosi della casa di Maranello.
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Lavoro
Tajani: “Questo accordo con Fondazione Bracco...
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“Grande rilievo economico poter utilizzare l’italiano come ponte”
![Antonio Tajani](https://www.adnkronos.com/resources/0294-1c99c9245ec9-25f25f6621fc-1000/format/big/tajani.jpeg)
“Ringrazio la signora Bracco per aver voluto firmare con il ministero degli Esteri questo accordo così importante per far conoscere meglio la nostra lingua attraverso la Fondazione, la nostra cultura e attraverso le scuole italiane. Poter utilizzare la nostra lingua come ponte e come strumento di contatto ha un grande rilievo economico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani in occasione della firma dell’accordo con la Fondazione Bracco grazie al quale il progetto Diventerò nel mondo, ideato dalla Fondazione per sostenere la formazione di giovani studenti, varcherà i confini italiani ed arriverà nel 2025 nelle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Addis Abeba, e, a seguire, in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti.
“Questo accordo rientra anche nella strategia che ho avviato per dar vita alla giornata dell’italofonia l'anno prossimo, per usare la nostra lingua come strumento di pace, ma anche come strumento di presenza rafforzata italiana nel mondo - spiega - Questo accordo permetterà di aiutare le nostre scuole a fare importanti passi in avanti in questa direzione”.
“Vorremmo che il maggior numero di persone leggesse in italiano. L'obiettivo è quello di utilizzare la lingua italiana in settori scientifici, non solo letteratura ma anche scienze, favorendo tutti i giovani che si occupano di discipline che rappresentano in futuro una grande opportunità. Ringrazio veramente tanto la dott.ssa Bracco per aver accolto con favore l'idea di un accordo che credo avrà ottimi risultati”, conclude il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale.
Lavoro
Diana Bracco: “Nostro obiettivo è diffondere cultura...
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La presidente della Fondazione Bracco: "Diffondere anche la parità di genere nelle scuole italiane all'estero"
![Diana Bracco](https://www.adnkronos.com/resources/0294-1c99c8449d43-1a6ed956d574-1000/format/big/bracco.jpeg)
"Ringrazio di cuore il Ministro Tajani per questo incontro che sancisce l’avvio di un progetto di collaborazione tra Ministero degli Esteri e Fondazione Bracco per la promozione della lingua e della cultura scientifica nelle nostre scuole italiane all’estero. E ringrazio, in particolare, l’Ufficio V della Direzione Generale per la diplomazia pubblica del Ministero per l’aiuto concreto che ci sta dando. Il nostro obiettivo è diffondere la cultura scientifica e la parità di genere nelle scuole italiane all'estero. È bello che il lancio di questo progetto rivolto a studenti e studentesse giovanissimi avvenga nell’ambito della seconda edizione della Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese che il Ministro ha voluto organizzare a Milano per rafforzare il rapporto diretto tra la nostra rete diplomatica e le aziende.
Con queste dichiarazioni la presidente della Fondazione Bracco, Diana Bracco è intervenuta a margine della firma dell’accordo con il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani grazie al quale il "progettoDiventerò nel mondo", ideato dalla Fondazione per sostenere la formazione di giovani studenti, varcherà i confini italiani ed arriverà nel 2025 nelle scuole italiane statali di Zurigo, Parigi, Barcellona, Madrid, Atene, Istanbul, Addis Abeba e, a seguire, in più di 40 scuole paritarie diffuse nei cinque continenti.
La dottoressa Bracco, poi, spiega: "Il Gruppo Bracco è leader globale nel settore dell'imaging diagnostico e conosce bene l'importanza di fare Sistema per avere successo all'estero. Il “ProgettoDiventerò nel mondo” di Fondazione Bracco amplifica l’impegno per la formazione dei giovani con anche l'obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza delle materie STEM e favorire i percorsi scientifici al femminile".
Spettacolo
Morgan: “Ma chi se ne fotte di Tony Effe? Scandaloso...
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L'artista: "Sia che ci sia, sia che non ci sia, non cambia nulla, non mi sembra un problema grave"
![Morgan](https://www.adnkronos.com/resources/028a-1a1c25604789-ad7714492a9f-1000/format/big/morgan_4_ufs.jpeg)
Morgan controcorrente su Tony Effe e la cancellazione della sua partecipazione al concerto di Capodanno di Roma al Circo Massimo. "Ma chi se ne fotte di Tony Effe? Sia che ci sia, sia che non ci sia, non cambia nulla, non mi sembra un problema grave. Bisogna vedere cosa perdi a cacciare qualcuno. Nel mio caso sono stato cacciato 1000 volte e hanno sempre perso molto", dice l'artista all'Adnkronos.
Poi si scaglia contro i colleghi che solidarizzano con Tony Effe ma non con lui. "Scandaloso - dice ancora - è il fatto che Jovanotti si metta a difendere Tony Effe e per il mio caso non abbia mosso un dito. E non solo lui, anche gli altri. Penso che siamo un Paese di incapaci del senso di arte. Penso che siamo un Paese di Fantozzi, di ignoranti. Penso che siamo un Paese molto molto arretrato e Tony Effe o tutti i Tony possono spuntare da un momento all’altro e io faccio una fatica boia a chiamarli pure artisti. Mi vengono i brividi quando uso questa parola riferendomi a certa gente".
"Io se cancellassero Beethoven dalla storia della musica - prosegue - farei scatenare la terza guerra mondiale perché si tratta dell’arte con la A maiuscola. Ma se tu me la vuoi mettere sul piano di 'è sbagliato censurare un artista' allora perché non hai fatto un ca... per me? Perché non vendo come Tony Effe? Tu lo sai che Elettra Lamborghini fa 98 milioni di visualizzazioni su una sua canzone mentre Fabrizio De André con Marinella ne fa solo sette".
E ancora sulla cancellazione di Tony Effe dal concerto di Capodanno: "Beh con me è stato fatto già molte volte: sin dal 2010 quando sono stato cancellato da Sanremo. Poi sono stato espulso dalla Rai, poi sono stato cancellato da XFactor e in ultimo quest’estate mi sono stati tolti tutti i concerti, i contratti che avevo. E non sono pubblicato dalla casa discografica che mi ha strappato il contratto senza alcuna ragione vera. E nessuno ha mosso un dito".
"Faccio notare la differenza di contenuti tra quel che faccio io e quello che scrivono questi ragazzi - prosegue - Mi sembra che nessuno abbia mai fatto niente e non capisco perché adesso bisogna scandalizzarsi se Tony Effe o Tony H o Tony Z o Tony C o Tony D viene cancellato da uno delle miriadi di impegni che sicuramente ha nonostante il suo livello non sia certo quello di Beethoven. Il problema non è giudicare un artista perché è un artista bisogna giudicarlo. Qualsiasi opera d’arte è esposta al giudizio del pubblico ed è sacrosanto che sei i testi di qualcuno fanno schifo questo signore non possa accedere al palcoscenico. Viceversa è assolutamente scandaloso che qualcuno per la sua vita privata venga privato della possibilità di essere un artista nonostante i meriti".
"L’arte si deve giudicare. La vita privata no. Io sono stato censurato perché hanno raccontato balle sul mio conto facendomi apparire male e quindi sono stato cancellato, ho perso tutto. Tony Effe non so chi sia, molti suoi colleghi sono dei balordi veri, carcerati, gente piena di condanne, ma facciamo anche il caso che lui sia la persona più onesta del mondo, se i suoi testi sono orrendi mi pare giustissimo non pubblicarlo: l’arte si deve giudicare", ribadisce.
"Io questo signore chiamato Tony Effe non so manco chi sia - continua - Spuntano come i funghi dall’oggi al domani e fanno i padroni del mondo. Che si faccia la gavetta che ho fatto io, che si faccia vent’anni di concerti senza l’autotune prima di rompere il cazzo per essere stato cancellato. Perché prima di essere cancellati bisogna esistere".
La vicenda, secondo Morgan, andrebbe vista "da un’altra prospettiva": "È già tanto anzi troppo tutto quello che ha ricevuto fino ad ora, quindi dovrebbe ringraziare Dio ogni volta che spunta il sole di fare la parte dell’eroe in un paese completamente privo di qualunque senso artistico e di qualunque livello culturale. Bisogna ricordarsi cosa diceva Battiato: meglio essere dei cretini in mezzo a dei geni, piuttosto che sentirsi un genio in mezzo a dei coglioni", conclude.