Spettacolo
Roberto Bolle alla direzione della compagnia della Scala?...
Roberto Bolle alla direzione della compagnia della Scala? “Potrei pensarci”
Apertura dell'etoile: "Sarebbe sicuramente un grande onore e un privilegio"
"Ancora non lo so, sarebbe sicuramente un grande onore e un privilegio perché la Scala è anche la mia casa, un teatro a cui sono legatissimo... vedremo, potrei farci un pensiero”. Così Roberto Bolle – che questa sera vedremo nello show 'Viva la Danza' in prima serata su Rai1 - ha risposto ospite a 'La Vita in Diretta' alla domanda del conduttore Alberto Matano, che gli faceva presente che si fa il suo nome come direttore della Compagnia di Balletto del Teatro alla Scala. "Tutti i ballerini ti incitano a farlo ma tu hai sempre declinato, lo farai anche quest’anno alla scadenza del mandato?", ha chiesto Matano. Incassando "un'apertura" da parte dell'étoile.
Spettacolo
Diaco torna su Rai 2 con la terza stagione di BellaMa’
Lo show, a quanto si apprende, ripartirà a settembre
Il programma 'BellaMa'' di Pierluigi Diaco su Rai 2 si guadagna la conferma per una nuova edizione. Al termine del primo Cda Rai, a porte chiuse, per la presentazione dello schema dei palinsesti, a quanto si apprende, sarebbe riconfermato il programma di Diaco per una terza stagione. Dopo il successo delle prime due edizioni, il programma pomeridiano di Diaco consolida la sua posizione nel palinsesto di Rai2. Lo show, andato in onda tutti i giorni dalle 15.25 alle 17, ripartirà quindi a settembre.
Spettacolo
Rai, arriva ‘Newsroom’: il progetto...
Da mercoledì 26 giugno su RaiPlay e dal 17 luglio in prima serata su Rai 3, si parte con l'inchiesta sul fast fashion
Racconti e inchieste sulle grandi questioni globali e di attualità. Prende il via 'Newsroom', un programma ideato e condotto da Monica Maggioni, in onda da oggi, 26 giugno, su RaiPlay in formato docuseries (4 episodi da mezz'ora per ogni tema) e in prima serata su Rai 3 dal 17 luglio. Un percorso di approfondimento che si snoda a partire da un luogo - la Newsroom, la redazione - in cui un gruppo di giornalisti si pone domande, intraprende percorsi di inchiesta e analisi di current affairs, per rispondere ai quesiti di una realtà multiforme e troppe volte raccontata in modo superficiale. Dentro 'Newsroom' ci saranno reportage, data analysis, le parole dei protagonisti delle vicende e degli esperti. Le grandi interviste si intrecceranno con i racconti degli inviati in numerosi paesi del mondo. Per la prima volta un programma di approfondimento nasce con l'obiettivo di creare un legame tra l'audience generalista e quella digitale, partendo proprio dalla pubblicazione sulla piattaforma di streaming video della Rai.
"Con 'Newsroom', la Rai torna a sperimentare", afferma Paolo Corsini, direttore degli Approfondimenti Rai che aggiunge: "Siamo infatti molto orgogliosi di affermare che la Rai può tornare a sperimentare con coraggio e convinzione. Non è stato un compito semplice e non è un impegno da prendere alla leggera, specialmente in un momento così delicato per i bilanci, la concorrenza e il periodo estivo". Secondo Corsini, "sperimentare è costoso e rischioso, ma per il servizio pubblico è un dovere" e queste "sono prove di futuro, di innovazione dei linguaggi e dei modelli produttivi". "Questa grande squadra Rai sta illuminando la piattaforma con nuove idee e sperimentazioni", afferma Elena Capparelli, direttrice RaiPlay, che aggiunge: "È una sfida entusiasmante creare un legame ancora più stretto tra la Tv generalista e quella digitale. Da oggi, la piattaforma accoglie già online la prima docu-serie".
Il mondo dei media è in continua evoluzione e l'innovazione è la chiave di tutto. Ne è convinto anche Maurizio Imbriale, direttore Contenuti digitali e transmediali, che spiega: "la nostra direzione ha come obiettivo non solo quello di ringiovanire il target del pubblico, ma anche di sperimentare nuovi formati e nuovi linguaggi. Stiamo cercando di trasformare questa azienda, nel nostro piccolo, in una digital media company, che è uno degli obiettivi principali della nostra governance". E 'Newsroom' ne è la prova. Un lavoro - racconta Monica Maggioni, direttrice editoriale per l’Offerta Informativa - "frutto non di una singola persona, ma di una squadra significativa. È un luogo dove le persone lavorano insieme, fanno i giornalisti e decidono di raccontare le grandi questioni". Per Maggioni un grazie speciale va alla Rai: "Un prodotto di questo tipo non potrebbe nascere altrove".
'Newsroom', è quindi una sperimentazione che, aggiunge Maggioni,"non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma il viaggio è importante quanto l'approdo. 'Newsroom' è un viaggio che la nostra azienda vuole fare. I numeri di RaiPlay ci dicono che siamo decisamente avanti sulla strada. Dentro questo progetto, ci sono temi come il fast fashion, l'inferno di Haiti, l'Artico, il Congo e l'Afghanistan. Questi racconti cercano di far capire i contesti globali e di andare in profondità rispetto a ciò che normalmente viviamo in superficie. È il senso del servizio pubblico", conclude Maggioni.
Le prime tre serie, in onda su Raiplay il 26 giugno, il 3 e il 10 luglio, sono dedicate al mondo del fast fashion, raccontando tutti gli aspetti sociali, ambientali ed economici legati a questo fenomeno globale, ci porteranno nell'isola di Haiti, ex paradiso turistico, oggi inferno sulla terra, e nell'Artico, storico luogo incontaminato, divenuto prima linea di un confronto sempre più teso e armato tra Russia e Nato.
Ogni anno nel mondo si producono 150 miliardi di nuovi capi di abbigliamento, venduti a prezzi stracciati e di qualità sempre più scadente. Li indossiamo poche volte, poi finiscono in fondo all'armadio e non li usiamo più. Ma che cosa succede quando ce ne sbarazziamo? Dove vanno a finire tutti questi vestiti? 'Newsroom' ha seguito le loro lunghissime rotte, fino al Ghana - dove inquinano le spiagge e l'oceano- e il deserto di Atacama in Cile, luoghi magnifici diventati immense discariche a cielo aperto. Dietro ogni maglietta venduta a pochi euro, non c'è solo inquinamento, c'è anche lo sfruttamento di manodopera a basso costo e un enorme volume di affari sul quale ha messo le mani anche la criminalità organizzata.