Sulla base dei nuovi dati, nel 2022 il Pil in volume è aumentato del 4,7% e nel 2021 dell’8,9%. Migliora il deficit 2023 al 7,2% e taglia il debito al 134,6%. Giorgetti: "Revisione lieve, non cambiano principi e quadro Psb"
L'Istat migliora la stima sul deficit e debito e taglia lievemente quella sulla crescita 2023 in un quadro di rafforzamento dell'economia dell'ultimo triennio che in valori assoluti recupera complessivamente 100 miliardi in più.
Un valore limitato comunque in termini di variazione dei tassi che - impattando il ricalcolo e non la traiettoria dei conti - non cambia la politica di bilancio prudente e responsabile voluta dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, anche se vi fosse un mini effetto trascinamento su quest'anno. “La revisione dei dati comunicati oggi da Istat è di lieve entità e non cambiano i principi e il quadro del Piano strutturale di bilancio già esaminato dal Cdm lo scorso 17 settembre”, afferma in una nota. “Il Psb sarà rifinito - aggiunge il ministro - alla luce dei numeri comunicati oggi da Istat”.
I nuovi dati confluiranno nel Piano strutturale di bilancio atteso in Consiglio dei ministri mercoledì, lo stesso giorno della convocazione dei principali sindacati con Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano a Palazzo Chigi.
In base alla revisione generale dei conti nazionali in valori assoluti il Pil nominale del 2021 è risultato superiore di circa 21 miliardi e nel 2022 e 2023, rispettivamente, di 34 e 43 miliardi: un totale di 98 miliardi in più sul triennio considerato. Tuttavia l'Istat segnala che l'impatto sui loro tassi di variazione è "limitato". Nel 2023 il tasso di variazione della crescita in volume è pari a 0,7%, al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima del marzo scorso; nel 2022 il Pil in volume è aumentato del 4,7%, al rialzo di 0,7 punti percentuali e nel 2021 è cresciuto dell’8,9%, con una revisione di +0,6 punti percentuali. Inoltre per effetto della revisione, il Pil in volume del 2023 "si è attestato a un livello per la prima volta superiore al massimo raggiunto prima della crisi finanziaria del 2008", quella innescata dai mutui subprime.
Il miglioramento del denominatore ha portato a una riduzione del rapporto deficit/pil: nel 2023 è pari al 7,2%, rispetto alla stima di aprile di -7,4% e nel 2022 si attesta all'8,1% dall'8,6% indicato in precedenza. Cala per lo stesso motivo anche il rapporto debito/pil al 134,6% nel 2023 mentre nel Def il dato era stimato al 137,3%. Un miglioramento dovuto al ricalcolo e che dunque migliora i presupposti ma non la dinamica del debito. Adesso si attende la revisione della Banca d'Italia con il bollettino dell'11 ottobre. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) invece è pari a -3,5% del Pil nel 2023, anche in questo caso in miglioramento rispetto alla precedente stima del -3,6%.
Intanto il 20-21 ottobre sono attesi i nuovi dati di finanza pubblica a seguito del processo di chiarimenti in corso con l'Eurostat: in quella sede potrebbe esserci un qualche cambiamento ma l'Istat non ritiene che possa essere tale da cambiare le previsioni del governo.
Economia
Peste suina, nuovi casi in Liguria e Piemonte e il governo...
Dal 1 novembre la nuova strategia del commissario Filippini prevede un'azione coordinata dei militari, della protezione civile delle polizie provinciali nonché dei cacciatori per il depopolamento dei cinghiali.
Mentre due nuovi casi positivi di peste suina africana sono stati individuati ad Albenga (primo caso) nella provincia di Savona e a Castel Rocchero in provincia di Asti, il governo ha messo a punto una nuova strategia per il depopolamento dei cinghiali nelle zone di restrizioni per combattere il virus. E in prima linea c'è l'esercito. "Dal 1 novembre i militari andranno in maniera coordinata e gestita a livello centrale e questa sorveglianza si farà con l'esercito, con le polizie provinciali, con le ditte e con la Protezione civile in modo che ognuno saprà cosa fare e dove andare" ha detto il commissario straordinario alla Psa, Giovanni Filippini, in audizione alle commissioni riunite Agricoltura e Affari sociali della Camera.
"Una delle prime cose che ho fatto è stata bloccare le azioni dei militari, aspettando di rifare la strategia che oggi è chiara" ha aggiunto Filippini. Una esigenza che riguarda anche i cacciatori, 'sentinelle del territorio' insieme ad agricoltori e allevatori.
Intanto il commissario si accinge a innalzare barriere sulle autostrade e le strade in particolare attraverso due convenzioni, con l'A1 e l'altra con il concessionario della Cisa ma laddove non sarà possibile "il ministero della Salute sta acquistando le gabbie per la cattura degli animali che daremo in gestione solo all'interno delle zone di controllo di espansione virale all'esercito e alla Polizia Provinciale". Il governo è anche al lavoro per impiegare nuove risorse e sugli indennizzi per gli allevatori, sono in corso valutazioni, ha riferito Filippini.
Economia
Contributi a fondo perduto Superbonus: chi può fare domanda...
Chi può presentare domanda per i contributi a fondo perduto relativi al superbonus? Devono essere rispettati determinati requisiti reddituali, di avanzamento dei lavori e di sostenimento delle spese
TESTO: Chi può richiedere il contributo a fondo perduto relativo al superbonus entro la scadenza del 31 ottobre 2024?
La domanda per le somme stabilite dal decreto approvato alla fine dello scorso anno può essere inviata dai soggetti con redditi più bassi, che hanno visto ridursi l’aliquota dell’agevolazione edilizia dal 90 al 70 per cento a partire dall’inizio di quest’anno.
Chi rispetta determinati requisiti di reddito e avanzamento dei lavori, e ha sostenuto spese tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, può presentare la domanda per il cosiddetto “fondo indigenti”.
Si dovrà utilizzare il modello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e seguire le relative istruzioni per la compilazione.
Contributi a fondo perduto Superbonus: chi può fare domanda entro il 31 ottobre
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024, in relazione a lavori che rientrano nel superbonus, è stata prevista la riduzione dell’aliquota dal 90% al 70%.
Con il decreto legge 212/2023, e la successiva legge di conversione, è stato introdotto un contributo a fondo perduto per mitigare gli effetti della riduzione nei confronti dei contribuenti con redditi più bassi.
L’accesso al contributo è legato al rispetto di determinati requisiti:
● aver raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori di almeno il 60 per cento al 31 dicembre 2023;
● avere percepito redditi inferiori a 15.000 euro nell’anno d’imposta 2023;
● sostenere spese tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.
Nel rispetto di tali condizioni, per l’accesso al cosiddetto “fondo indigenti” è previsto l’invio di un’apposita domanda entro la scadenza del prossimo 31 ottobre.
Dovrà essere utilizzato il modello approvato con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 18 settembre scorso, da compilare seguendo le relative istruzioni.
Entro il prossimo 30 novembre un provvedimento della stessa Amministrazione finanziaria stabilirà la percentuale dell’importo che sarà effettivamente riconosciuto, sulla base delle richieste e delle risorse a disposizione.
Contributi a fondo perduto Superbonus: come presentare la domanda
Come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre 2024, l’importo richiesto a fondo perduto non può superare il 30 per cento delle spese ammesse al contributo e il limite di 96mila euro.
I fondi, che ammontano a 16,4 milioni di euro, saranno destinati in via prioritaria ai soggetti che adibiscono ad abitazione principale l’unità immobiliare oggetto dell’intervento del superbonus. Nel caso di lavori in condomini si deve considerare l’unità che fa parte del condominio stesso.
Successivamente, le eventuali risorse rimanenti saranno distribuite ai rimanenti richiedenti sulla base della data di effettuazione dei bonifici e quella di presentazione delle domande.
Come presentare la domanda? I contribuenti dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello approvato, compilandolo secondo quanto indicato nelle apposite istruzioni.
Tale modello è suddiviso in quattro parti: il frontespizio e tre quadri.
Nel frontespizio dovranno essere inseriti: i dati del richiedente (o del legale rappresentante nel caso di minore o interdetto), la dichiarazione sostitutiva di atto notorio per attestare il possesso dei requisiti, l’IBAN per l’accredito delle somme, la data e la firma, l’impegno alla presentazione telematica (nel caso in cui l’istanza sia presentata da un intermediario abilitato).
Nel primo quadro, il quadro A, dovranno essere inseriti i dati catastali dell’abitazione principale.
Nel secondo quadro, il quadro B, dovranno essere indicati: i soggetti che appartengono al nucleo familiare e i soggetti che hanno sostenuto le spese per l’unità immobiliare.
Il terzo quadro, il quadro C, dovrà contenere il riepilogo delle spese agevolabili sostenute. Come anticipato, una volta presentate le domande, entro il 30 novembre l'Agenzia delle Entrate indicherà l’importo che spetta effettivamente ai richiedenti.
Successivamente gli importi verranno riconosciuti con accredito diretto sul conto corrente bancario o postale, indicato nel modello della domanda.
Economia
G7: Tajani, ‘al lavoro per assicurare aiuti umanitari a...
“E’ un G7 importante che cade in un momento particolarmente difficile e per questo abbiamo deciso di aprire i lavori con una conferenza internazionale sulla crisi umanitaria in Medio Oriente, finalizzata a coordinare un'azione congiunta che possa assicurare l'accesso umanitario a Gaza. Oltre ai G7, sono presenti rappresentanti dei Paesi come Libano, Israele, Palestina e di organismi internazionali come UNHCR, UNDP, PAM, FICROSS, IFAD e FAO”. Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale e presidente G7 all’avvio dei lavori del G7 a Pescara. “Stiamo pensando - aggiunge - ad una conferenza internazionale su Gaza. Intanto venerdì prossimo da Genova partiranno 15 tir con aiuti umanitari che verranno distribuiti alla popolazione della fascia di Gaza e questo lo si farà grazie ad Israele e all’autorità palestinese”. E sui primi due anni del Governo Meloni, Tajani: “Disoccupazione diminuita anche se dobbiamo aumentare i salari; lo spread va bene, contiamo di più sul palcoscenico internazionale; l'export ha raggiunto livelli importanti, siamo la quarta potenza commerciale mondiale, eravamo la sesta, direi che l'economia va nella giusta direzione”. Scarica i tuoi file