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Esteri
G7, dal rosa cipria di Meloni al ‘verde...
G7, dal rosa cipria di Meloni al ‘verde militare’ di Zelensky: i look e i colori dei leader del mondo – Foto
Giacca e pantaloni 'palazzo' per la premier in una tonalità rassicurante e mai eccessiva, mentre il presidente ucraino ormai dallo scoppio della guerra appare sempre con la sua divisa d'ordinanza
![Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b218cd577bf-0e17da03a71f-1000/format/big/meloni_zelensky_ipa_fg.jpeg)
Abiti formali e eleganza compassata. Tutto è secondo misura al G7 tra i capi di Stato ospiti di Borgo Egnazia. Le due signore, il premier Giorgia Meloni e il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, confermano con i loro tailleur di essere fedeli a uno stile che ormai è diventata per loro quasi un'icona di abbigliamento. Giacche corte in vita e pantaloni. 'Palazzo' e più elegante per Meloni, a tubo, più casual, per von der Leyen con scarpe decolletè, dal profumo retrò. Stesso colore, quel rosa cipria, tinta rassicurante e mai eccessiva, che ben si confà al colore dei capelli, biondo per entrambe.
"Un summit istituzionale - dichiara all'Adnkronos lo stilista Guillermo Mariotto - seppur in un luogo che non ha nulla di istituzionale, come Borgo Egnazia, vuole un dress code da rispettare e nessuno dei presenti ha tradito le aspettative. Promuoverei a pieni voti Justin Trudeau, primo ministro del Canada. E' l'unico che ha osato con il suo azzurro foncé, e le calze bicolore, diversamente dagli altri capi di Stato in rigoroso blue notte o noir".
![](/resources/028e-1b218cd577bc-b6239e083d0c-1000/vonderleyen_meloni_afp_20240614172420.jpeg)
Le cravatte, il copricapo dell'indiano Ajay Banga e il 'militare' Zelensky
Unico accenno ad una sorta di voluta e ricercata diversità il colore della cravatta. Azzurra per il presidente americano Joe Biden, rossa per il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak e il primo ministro del Giappone Fumio Kishida, nera per Jean Michel e il presidente francese Macron, segno distintivo per il presidente della Banca Mondiale l'indiano Ajay Banga un elegante copricapo, come del resto quello indossato anche da Mohammed bin Zayed, presidente degli Emirati Arabi Uniti.
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Unico tocco di originalità e forse di anticonformismo rispetto alla platea degli illustri capi di Stato. Sicuramente di appartenenza alle loro tradizioni. E non tradisce l'abito nemmeno a Borgo Egnazia Volodymyr Zelensky che dallo scoppio della guerra appare ormai con la sua divisa d'ordinanza, quel verde 'militare' che presto forse sarà immortalato come il verde Zelensky.
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Gli abiti lunghi della cena di gala
Per la cena di gala, cambiano le tonalità e gli abiti delle signore, lunghi, a tre quarti, pizzi, trasparenze, 'rete' e ricami floreali per il premier Meloni e il presidente von der Leyen, sicuramente più femminili. "Quasi inappuntabili - spiega ancora lo stilista Mariotto - pur nell'eccezionalità e nella formalità istituzionale dell'evento. Look molto simili. In fondo anche il corpo parla e si confronta attraverso il linguaggio dell'abito".
A Borgo Egnazia tutti, dunque, perfettamente all'unisono come la spilla simbolo del G7 italiano. Un ulivo, omaggio alla Puglia e al Mediterraneo. Indossata dal premier Meloni, ma anche da Ursula von der Leyen e Justin Trudeau.
Esteri
Biden, il sondaggio boccia il presidente: deve ritirarsi...
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Il sondaggio Cbs dopo il disastroso dibattito televisivo: dubbi sulle capacità cognitive, l'età è il problema numero 1
![Joe Biden](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b4245b57cbe-a347a5fa263f-1000/format/big/000_34zz62a.jpeg)
Joe Biden deve ritirarsi, il presidente degli Stati Uniti deve farsi da parte prima delle elezioni di novembre 2024. E' il verdetto espresso da un sondaggio commissionato dalla Cbs tra elettori registrati dopo la disastrosa 'performance' di Biden nel confronto tv con Donald Trump, che punta a tornare alla Casa Bianca.
I dubbi sulle capacità cognitive del presidente
Alla domanda 'Biden ha la salute mentale e cognitiva per servire come presidente?', il 72% degli elettori risponde no e solo il 27% dice sì. Non c'è fiducia assoluta nemmeno nei confronti di Trump (il 49% dice no), ma i dati relativi al presidente saltano agli occhi, se si considera che i quesiti sono stati presentati anche a elettori democratici. Tra i 'democratic registered voters', il giudizio negativo sulla salute del presidente arriva dal 41%.
Per il 72% del campione complessivo, che include anche elettori repubblicani, Biden non dovrebbe presentarsi alle elezioni: a febbraio, il passo indietro era auspicato dal 63%. La situazione è critica, come evidenzia il dato relativo agli elettori democratici: per il 46% il presidente non dovrebbe correre, il 54% chiede a Biden di andare avanti. La spaccatura è netta.
L'età di Biden è il principale problema per gli elettori
Tra chi chiede il passo indietro, prevale una motivazione: l'età di Biden - 82 anni a novembre - è il cuore del problema per l'86% del campione complessivo. Il 71% è preoccupato per le decisioni che il presidente potrebbe prendere durante il mandato. Il 66% accende i riflettori anche sull'attività presidenziale svolta sinora da Biden, mentre il 59% aggiunge al fascicolo anche dubbi sulla capacità del presidente di portare avanti la campagna fino a novembre.
Il dibattito di giovedì scorso ha lasciato un segno profondo. Trump ha ispirato fiducia per il 44% degli interpellati, il dato di Biden si ferma al 18%. Il tycoon è stato chiaro per il 47%, il presidente solo per il 21%. Dopo il confronto, Biden ha ripetutamente stigmatizzato le 'bugie' del suo avversario, che ha beneficiato dell'assenza di fact checking nel dibattito. In realtà, a giudicare dal sondaggio Cbs, gli elettori hanno una visione diversa: Biden ha detto la verità per il 40%, Trump ha fatto altrettanto per il 32%.
Esteri
Elezioni Francia, Le Pen può arrivare a maggioranza...
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Alcune proiezioni attribuiscono più di 289 seggi al Rassemblent National
![Marine Le Pen](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b422a8caf73-cbb6ec9a18ad-1000/format/big/000_34zy9kh.jpeg)
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella potrebbe arrivare alla maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale, persino a superare la soglia dei 289 seggi, nelle elezioni legislative in Francia 2024. Lo scenario, assolutamente inedito per il paese, viene delineato dalle proiezioni dell'istituto Elabe per Bfmtv, Rmc e La Tribune: RN otterrebbe tra i 255 e i 295 seggi al termine del secondo turno di domenica prossima.
Si tratta solo di una delle varie proiezioni che assegnano una maggioranza relativa al Rassemblement National, ma non tutte prevedono la possibilità di una maggioranza assoluta.
Stando alle proiezioni dell'istituto Elabe riportate da Bfmtv, il blocco di sinistra Nouveau Front Populaire si fermerebbe tra 120 e 140 seggi e la coalizione presidenziale arriverebbe terza conquistando tra i 90 e i 125 seggi. I Républicains potrebbero arrivare a 35-45 seggi.
RN, secondo invece le proiezioni di Ipsos Talan per France Télévisions, Radio France, France 24/Rfi et Lcp Assemblée nationale, potrebbe ottenere tra i 230 e i 280 seggi. Dati che vanno presi con cautela visto che ci dovrebbero essere circa 300 triangolari al secondo turno. Il Nuovo Fronte Popolare raccoglierebbe tra i 125 e i 165 seggi. Ensemble tra i 70 e i 100 seggi. Les Republicains tra i 40 e 61 seggi.
Esteri
Elezioni Francia, il ‘fronte anti Le Pen’: al...
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Ensemble: stop ai candidati arrivati terzi. Melenchon: pronti a ritirare candidature
![Una cartella stampa per le elezioni 2024](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b421081945d-e21d69d93617-1000/format/big/000_3623232.jpeg)
Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella punta alla maggioranza assoluta nel secondo turno delle elezioni legislative in Francia, in programma il 7 luglio. Gli altri soggetti politici, quando i dati del primo turno non sono ancora definitivi, lanciano messaggi in un'unica direzione: bisogna fermare RN.
Ensemble pour la République, la coalizione presidenziale, chiede ai candidati arrivati terzi di abbandonare "a vantaggio dei candidati in grado di battere il Rassemblement National", quelli con i quali "condividiamo" i "valori della Repubblica". Per Ensemble, il blocco della sinistra Nouveau Front Populaire - che sfiora il 30% - "paga la sua alleanza con La France Insoumise" e "tenuto conto dei risultati del primo turno, alleanza Nfp non potrà vincere" domenica prossima e "non potrà governare il Paese, da sola e nella sua forma attuale". Così, concludono da Ensemble, "di fronte alla minaccia di una vittoria dell'estrema destra, chiediamo a tutte le forze politiche di agire con responsabilità e fare lo stesso". Per la coalizione presidenziale, "tutto" nel progetto del Rassemblement National, "i loro valori, la sua storia, ne fanno una minaccia inaccettabile contro cui dobbiamo batterci".
"Ritireremo la nostra candidatura" in caso di "triangolare" al secondo turno, dice a stretto giro Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, parte del Nouveau Front Populaire. "La nostra indicazione è semplice - afferma Mélenchon -: neanche un seggio in più per il Rassemblement National".
"Sosterremo il candidato in grado di battere il Rassemblement National" al secondo turno, a prescindere dalle "divergenze", dice Raphaël Glucksmann, leader della Place Publique, rivelazione della sinistra alle elezioni europee del 9 giugno. "Questa sera ci troviamo di fronte alla storia - aggiunge - Non ci sono dubbi. Sosterremo il candidato in grado di battere Rn, a prescindere dalle differenze". Secondo Glucksmann, "bisogna fare blocco, serve un voto democratico e bisogna impedire alla Francia di sprofondare".