Antony Morato, nel 2023 fatturato a 76,2 mln, accelera online (+11%)
Ottime performance per il brand italiano di moda maschile, che prosegue nel piano di espansione per il 2024: in programma 8 nuove aperture (tra cui un secondo store in centro a Milano, il quarto in Colombia e il primo a Bilbao).
Antony Morato, il brand italiano di moda maschile, archivia il 2023 con un fatturato totale che ha raggiunto i 76,2 milioni di euro. Questo risultato è stato sostenuto grazie a una serie di strategie mirate, che hanno interessato tutti e tre i canali di vendita: wholesale, retail, ed e-commerce. Rispetto al canale retail, nel 2023 l’azienda ha portato avanti un’importante piano di rinnovo dei layout dei propri negozi. Il nuovo concept è caratterizzato da un design pulito e da pochi elementi di contrasto, che rendono lo spazio funzionale a una customer experience di qualità, un aspetto che ha influito molto positivamente sui risultati di vendita per l’azienda.
Inoltre, durante il 2023 la rete di negozi si è arricchita di 9 nuovi punti vendita distribuiti in 6 nazioni ed il piano di espansione prosegue nel 2024: il brand ha in programma 8 nuove aperture tra cui un secondo store in centro a Milano, il quarto in Colombia e il primo a Bilbao. Particolarmente significativi sono stati i progressi sul canale online che continua a crescere a doppia cifra (+11% vs 2022) di anno in anno, confermandosi un canale di distribuzione con ampi margini di miglioramento.
“Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti - commenta il ceo Lello Caldarelli - il 2023 è stato un anno di transizione, durante il quale abbiamo lavorato a nuove strategie che si stanno declinando a partire da quest’anno e che ci proiettano verso obiettivi ancora più ambiziosi. Siamo fiduciosi nel continuare su questa traiettoria positiva nel 2024, mantenendo il nostro impegno per offrire alla community del brand un’esperienza che vada oltre l’acquisto di un capo di abbigliamento”.
Gli obiettivi raggiunti dal sito proprietario negli ultimi tre anni sono stati la conseguenza di un progetto strutturato che ha avuto come driver principale il potenziamento della user experience del cliente. Negli ultimi mesi del 2023 è partito un progetto di forte spinta ai marketplace che proseguirà nell’anno in corso, con l’obiettivo di portare la performance complessiva di tutto il comparto online a raddoppiare il fatturato entro l’anno. Il canale wholesale ha archiviato il 2023 con un +6%, performance correlata a due elementi combinati. Un lavoro importante è stato realizzato sul prodotto: attraverso la separazione tra la main e la denim collection, il brand è arrivato ai distributori con un’offerta strutturata e diversificata.
In merito alle operation aziendali e ai servizi offerti, si è continuato a lavorare con l’obiettivo di perfezionare i tempi di consegna e facilitare le operazioni di riassortimento attraverso un restyling della piattaforma online B2B, rispondendo alle esigenze dei rivenditori. Il 2023 è stato anche un anno di preparazione per un nuovo approccio di comunicazione diretta con la community del brand. Il 2024 si è aperto con il lancio del progetto 'The sound of Unity', un contest musicale dedicato a dj e producer, nato con l’obiettivo di aumentare l’engagement della community, rendendola parte attiva attraverso una serie di eventi durante tutto il primo semestre. Il vincitore del contest sarà selezionato all’evento finale alla Stazione Leopolda di Firenze durante il Pitti Uomo di giugno. La grande novità riguarda il premio in palio: il vincitore avrà l'opportunità di suonare all'Amnesia, l'iconica discoteca di Ibiza, durante una serata nel corso della stagione estiva del club.
Il 2024 si preannuncia un anno ancora più ambizioso per Antony Morato. La squadra sta già lavorando ai prossimi step, con l’obbiettivo di consolidare ulteriormente la propria posizione nel segmento premium. Tra le nuove iniziative in cantiere vi è un progetto che stavolta riguarda il prodotto e che darà al brand la possibilità di esplorare nuovi canali di distribuzione.
Economia
Dai trasporti alla scuola, è venerdì nero degli scioperi:...
Dopo il weekend difficile dei treni, giornata complicata per chi si muove con i mezzi pubblici: cosa succede da Milano a Catania
E' il giorno dello sciopero nazionale. Dai trasporti alla scuola, e dopo il weekend difficile dei treni, questo venerdì 18 ottobre si preannuncia complicato per chi si muove con i mezzi pubblici, alla luce delle 24 ore di stop proclamate dai sindacati Al-Cobas e Si-Cobas da mezzanotte alle 23.59.
Ma le agitazioni non finiscono qui: lo sciopero riguarda anche i lavoratori pubblici e privati che aderiscono al sindacato. E nella stessa giornata scenderanno in piazza, infatti, anche i metalmeccanici dell'automotive per una agitazione proclamata da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm.
Trasporti, lo stop nelle città: orari e possibili disagi
Milano. Secondo quanto comunicato da Atm sul suo sito ufficiale lo sciopero potrebbe “avere conseguenze sulle nostre linee dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio". Sempre in Lombardia, continua At, per quanto riguarda la funicolare Como-Brunate, lo sciopero potrebbe creare disagi a chi viaggia “dalle 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30, fino al termine del servizio”.
Roma. La capitale sembra esclusa dai disservizi sui trasporti visto che l'Atac e gli operatori privati che gestiscono le linee periferiche comunicano di non aver ricevuto proclamazioni di agitazioni da parte di sigle sindacali. Ma i problemi, per chi si muoverà in centro, non mancheranno per la concomitante agitazione dei sindacati dell'automotive che dalle ore 9.00 alle ore 14.00 terranno una manifestazione, che partendo da piazza Barberini giungerà a piazza del Popolo dopo aver percorso via Sistina e piazza Trinità dei Monti. Previste deviazioni e rallentamenti per numerose linee bus.
Trento. Allo sciopero ha aderito il personale di Trentino Trasporti e sono possibili problemi sulla linea Trento – Bassano del Grappa.
Torino. Attese modifiche nel servizio urbano, suburbano e della metropolitana del capoluogo piemontese. Previste comunque due fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. Coperte anche le autolinee extraurbane da inizio servizio fino alle 8, e poi dalle 14.30 alle 17.30. La Sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri e Sfma Torni-Aeroporto-Ceres saranno attive da inizio servizio fino alle 8 e poi dalle 14.30 alle 17.30.
Catania. In città Amts Catania vedrà un'astensione dal servizio di 4 ore, dalle 10 alle 14, con possibili disagi e disservizi.
Chi altro sciopera: dalla scuola ai vigili, si ferma anche l'Inps
Scuola. L'agitazione di 24 ore potrebbe interessare istituti di qualsiasi ordine e grado. Anche qui molto dipenderà dal livello di adesione.
Inps. L'istituto ha segnalato la possibilità di interruzioni e limitazioni nelle attività: il rischio quindi è di difficoltà nell’accesso ai servizi, con potenziali ritardi e lunghe attese.
Vigili del fuoco. Lo sciopero in questo caso sarà di durata limitata e le eventuali astensioni avverranno nella fascia dalle 8 alle 14.
Economia
Come si sfida la concorrenza dei grandi? Territorio e...
In un'intervista di Rewriters parla Enrico Moretti Polegato, ad dell’azienda di Montebelluna
Enrico Moretti Polegato, figlio d’arte (il padre Mario ha fondato e dirige la Geox), è alla guida di Diadora. E’ un ottimista. E la sua azienda si fa strada su un terreno difficile, con concorrenti dai nomi che fanno paura, come Adidas e Nike. Ma con progressività costante si avvicina al suo obiettivo: rappresentare l’eccellenza italiana nello sport. E per farlo punta sul lavoro di squadra: azienda, dipendenti e territorio. Assieme, per il bene comune. Ne parla in un'intervista di Fabio Bogo per Rewriters , testata edita da ReWorld, startup innovativa femminile a vocazione sociale.
Polegato, chi cerca occupazione chiede qualcosa di più che la sola retribuzione, e allora chi la offre mette sul tavolo anche i suoi valori. Il mondo del lavoro sta cambiando?
“Si sta cambiando, ma non è una novità. I cambiamenti possono accelerare o rallentare, ma non si è mai visto che il mondo torni indietro. L’importante, per chi è in azienda, è che lo si intuisca prima che il tutto accada. E spesso i cambiamenti sono accelerati quando c’è un ricambio generazionale alla guida, un passaggio di testimone. Noi in Diadora abbiamo cambiato marcia e non ci siamo limitati ad adattarci ma abbiamo svoltato e puntato su prodotti che parlino di più ai millenials. Cambiando la filosofia alla base dell’azienda”
E come?
“Con il concetto di proximity. Perché fuori devono vedere come sei dentro. Come lavori al tuo interno è esattamente come rappresenti l’azienda all’esterno. Diadora vuole simboleggiare l’eccellenza italiana nello sport e allora deve essere un’azienda che si relaziona con tutt* gli altr* attor*, che siano i collaboratori e le collaboratrici interni e interne o quell* estern* o i clienti che sono gli utilizzator* finali. Proximity significa che dobbiamo rapportarci con tutte queste persone e, per quanto possiamo , avvicinarsi all’idea di prenderci cura gli uni degli altri. Il marchio, insomma, deve essere la carta di identità di valori ben chiari nei quali il consumatore, o la consumatrice, si possa identificare. E per questo curiamo lo sportivo e la sportiva professionista: perché lui, o lei, non è solo il/la testimonial di un logo, ma quello con cui lavoriamo per migliorare la performance del prodotto. Questa è la proximity che riguarda l’esterno. Che è quella, speculare, che c’è all’interno”.
L'intervista completa è pubblicata su Rewriters.
Economia
Ia, Barachini: “Rischio disinformazione percepito da...
Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, durante il suo intervento al convegno ComoLake 2024
Il rischio deepfake e disinformazione "è percepito dal 46% degli italiani. Di questi, il 46% non ha mai sentito parlare di deepfake, il 24% poco e il 30% conosce genericamente il termine. Ci sono alcuni cittadini che non hanno mai sentito parlare di intelligenza artificiale". Lo ha detto oggi Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, durante il suo intervento al convegno ComoLake 2024.
La situazione si ribalta se le stesse domande vengono poste alle aziende. "3 delle 4 aziende più importanti a livello globale - ha aggiunto Barachini - sono d’accordo sul fatto che le fake news siano un reale rischio per il proprio business. il 64% delle imprese conosce i rischi che i deepfake possono portare alla propria reputazione".
Nel settore dell'intelligenza artificiale è necessario affrontare anche la tematica energetica. "I data center - ha sottolineato - hanno consumi di energia altissimi e dobbiamo lavorare per sostenere questi investimenti in termini energetici. Non è possibile non pensare alla frontiera dello sviluppo dei consumi energetici che accompagnano questo sviluppo tecnologico".
"È arrivato il momento che a livello europeo si arrivi a un equilibrio di tassazioni per far sì che si produca benessere nei Paesi dove vengono portati gli investimenti. Gli investimenti in tecnologia in Italia sono fondamentali e necessari, ma bisogna riflettere anche sul potere che questi investimenti hanno sul nostro Paese e sui ricavi e le tassazioni che possono produrre".Ha concluso